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STORIA DI MONTEROSI

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Monterosi: luogo di scambio sin dalle origini

   Monterosi è un comune di circa 4.000 abitanti a metà strada tra Roma e Viterbo. Situato a circa 270 m slm sui monti Sabatini, zona collinare formata dai resti dell’antico vulcano Sabatino di cui rimangono i crateri che costituiscono i laghi di Bracciano, Martignano e Monterosi.

   Anticamente  la sua posizione, a sud gli acquitrini della Valle del Baccano a nord i boschi poco sicuri dei Cimini, fece di Monterosi il crocevia dei collegamenti per lo scambio di merci, probabilmente già in epoca etrusca e certamente  in epoca romana, grazie alla costruzione della via Cassia intorno al 105 a.C. che attraversava il borgo in tutta la sua lunghezza.

   Questo collegamento con la capitale dell’Impero prima, sede pontificia poi, ha fatto sì che il borgo sia stato luogo di transito per commercianti, pellegrini, papi, re e imperatori.

   Questo transito ha visto la nascita di numerose locande e taverne che offrivano ristoro ai viaggiatori, nonché una stazione di posta per il cambio dei cavalli.

   Con l’istituzione del servizio postale a cavallo (1788 ad opera di papa Pio VI) Monterosi fu scelto come punto nodale grazie alla nuova strada che lo collegava a Civita Castellana. Il nome Monterosi deriva probabilmente dall’antica denominazione “Rossulum” nome della località che nel 1081 papa Gregorio VII assegnò all’Ordine dei monaci cluniacensi di San Paolo dell’ abbazia di Sant’Anastasio, che vi costruirono il Palazzo Abbaziale e coltivarono i terreni circostanti.

   La posizione strategica del borgo acquisì ulteriore importanza con la costruzione di un maniero sulla collina sovrastante il paese ad opera di Federico II di Svevia, impegnato nella lotta con le truppe pontificie di Innocenzo IV.

   Nel breve periodo di decadenza dello Stato della Chiesa, i monaci abbandonarono Monterosi, e in questi luoghi si alternarono le potenti famiglie nobiliari dell’epoca come gli Anguillara, gli Orsini, i Colonna e i principi Del Drago.

   Attorno all’originario borgo “Madonna della Centura” furono edificati altri due borghi: il “Borgo Romano” che si snoda lungo la via Cassia, e successivamente il “Borgo Aldobrandino” che dalla via Cassia sale in direzione del Monte Lucchetti. (www.e-choose.it).

   A testimonianza della storia di Monterosi restano chiese e palazzi: la più antica è la chiesa di San Giuseppe del ‘500 in stile barocco, situata nella piazza principale del paese; la chiesa della Madonna della Neve del XVI secolo nel borgo Aldobrandino e la chiesa parrocchiale di Santa Croce (XVII sec.) dove sono conservate le reliquie dei santi patroni Vincenzo e Anastasio; molto importante e di pregio è  il Palazzo del Cardinale (Altieri) oggi Palazzo Del Drago (ultima famiglia che lo possedette) che recentemente restaurato, ospita gli Uffici Comunali.     

   Il vicino lago di Monterosi con la sua forma perfettamente circolare ricorda le sue origini vulcaniche. Formatosi non meno di 9000 anni fa, ha un diametro di  circa 600 m. ed una profondità media di 7. E’ alimentato da una falda acquifera del sottosuolo, dalle piogge e dalla sorgente “Papallione” (dal nome del papa Leone X che fece costruire la fontana incanalando le acque sorgive). La scarsa profondità delle acque ha favorito la crescita di ninfee e altre piante acquatiche che però provocano l’abbassamento del livello dell’ acqua. 

   La tranquillità della sua posizione, circondato da prati e pascoli rigogliosi, favorisce la sosta di molti esemplari di uccelli di palude.

   Oggi Monterosi accoglie tra i suoi abitanti il 30% di popolazione proveniente da zone limitrofe, compresa Roma che rappresenta la quota più consistente, e il 20% di popolazione proveniente dai paesi dell’est Europa. 

   Nonostante la diversa provenienza e le diverse culture, la comunità monterosolina è ben amalgamata e partecipa tutta alle feste popolari.  Da ricordare “la festa dei Borghi” con la quale il paese rivive, attraverso i giochi e i cortei in costume, quelle atmosfere antiche del tempo dei papi . .

Maggiori informazioni https://bdtmonterosi.webnode.it/monterosi-un-po-di-storia/