FLUORESCENZA DOVUTA AL SOLE
IRRAGGIAMENTO SOLARE
FLUSSO RAGGI X
Analisi del flusso di Raggi X degli ultimi 3 giorni rilevato dai satelliti GOES utilizzato dal NOAA per tracciare l’attività solare ed i brillamenti solari. Grafici di tre giorni del flusso di raggi X solare con designazioni di flare, flusso di protoni solari in unità di flusso di protoni (scala logaritmica) e attività geomagnetica come indicato dal K-index planetario. Un grande flusso solare di raggi X può modificare la ionosfera terrestre e portare disturbi o blocchi alle trasmissioni radio ad alta frequenza (HF) sul lato soleggiato della Terra. In caso di eventi particolarmente intensi si possono verificare interferenze con altre frequenze radio e problemi di comunicazione satellitare e navigazione radio (GPS).
CAMPO MAGNETICO
Analisi del campo geomagnetico terrestre e sue fluttuazioni negli ultimi 7 giorni, legate a specifiche posizioni geografiche. L’indice K ha un intervallo da 0 a 9 ed è direttamente correlato alla massima fluttuazione (relativa a una giornata tranquilla) nel campo geomagnetico in un intervallo di tre ore.
ARCHIVIO MACCHIE SOLARI
Archivio dell’andamento delle macchie solari dal 1740 ad oggi per l’anailisi dei cicli solari e loro correlazione con le fasi climatiche rilevate sul nostro pianeta.
MACCHIE SOLARI
Analisi del ciclo delle macchie solari rilevate dal 2009 ad oggi. La linea blu rappresenta i dati mensili, la linea gialla i massimi e minimi giornalieri e la linea rossa indica la media mensile che poi diventa tratteggiata per la previsione del numero di macchie e ciclo solare nell’anno successivo.
BUCHI CORONALI
Immagine del Sole rilevata alla lunghezza d’onda di 211 Angstrom per evidenziare la regione attiva dell’atmosfera esterna solare. Le aree scure (chiamate buchi coronali) sono luoghi in cui viene emessa pochissima radiazione ma sono la principale fonte di particelle di vento solare.
HMI INTENSITYGRAM
Immagine rilevata dal HMI (Helioseismic and Magnetic Imager) Intensitygram che osserva l’intero disco solare alla lunghezza d’onda di 6173 Angstrom con una risoluzione di 1 secondo d’arco. Questa lunghezza d’onda è ottima per visualizzare le formazioni di macchie solari visibili.
NUMERO DI BRILLAMENTI SOLARI DI C, M, X E ANNUO
Il grafico sotto ci mostra il numero di brillamenti solari di classe C, M e X che si verificano per ogni dato anno. Ci da una bella idea della quantità di brillamenti solari in relazione al numero di macchie solari. Dunque è un altro modo di vedere come si evolve un ciclo solare nel tempo. Questi dati provengono dal SWPC della NOAA e sono aggiornati quotidianamente.
Il grafico sotto vi mostra il numero di brillamenti solari di classe C, M e X prodotti durante il mese passato con il numero di macchie solari giornaliere. Questo vi da un’idea dell’attività solare durante lo scorso mese. Questi dati provengono dal SWPC della NOAA e sono aggiornati quotidianamente.Numero di brillamentiNumero di macchie solariNumero di brillamenti di classe C, M e X dell’ultimo meseBrillamenti CBrillamenti MBrillamenti XNumero di macchie solari5.
NUMERO DI GIORNI SENZA MACCHIE SOLARI
Durante i periodo di bassa attività solare, il Sole può essere privo di ogni macchia solare. Questo si verifica di frequente negli anni vicini al minimo solare. Il grafico sotto mostra quanti giorni durante un anno specifico il lato rivolto verso la Terra del Sole non ha macchie solari.
Numero di giorni l’anno con una tempesta geomagnetica
Il grafico sotto mostra il numero di giorni con tempeste geomagnetiche per anno e quanto queste tempeste erano forti. Questo vi darà un’idea di in quali anni vi siano state molte tempeste geomagnetiche.Giorni con tempeste geomagnetiche >=Kp5Numero di giorni l’anno con una tempestageomagneticaIn base all’indice Kp finalizzato di GFZ PotsdamG1 – Tempesta geomagnetica minoreG2 – Tempesta geomagnetica moderataG3 – Tempesta geomagnetica forteG4 – Tempesta geomagnetica graveG5
MACCHIE SOLARI 65 ANNI
Analisi delle macchie solari negli ultimi 65 anni per l’analisi del ciclo solare in corso e previsione del suo andamento.
PLANETARY INDEX K
Elaborazione dell’indice K planetario utile per caratterizzare l’entità delle tempeste geomagnetiche. Kp è un eccellente indicatore dei disturbi nel campo magnetico terrestre ed è utilizzato dallo Space Prediction Center per decidere se devono essere emessi avvisi e avvertimenti geomagnetici. La scala NOAA è stata progettata per corrispondere, in modo semplice, al significato degli effetti delle tempeste geomagnetiche e prevede al di sotto del valore 4 nessun rischio di tempesta, moderato rischio se uguale a 4, forte rischio se superiore a 4. In particolare la correlazione prevede una Tempesta Geomagnetica di livello 1 se Kp è uguale a 5, livello 2 se Kp è uguale a 6, livello 3 se Kp è uguale a 7, livello 4 se Kp è uguale a 8 ed infine livello 5 se Kp è uguale a 9.
VENTO SOLARE 6 ORE
Analisi del Vento Solare nelle ultime 6 ore attraverso il monitoraggio dei suo parametri dal satellite ACE (Advanced Composition Explorer – NASA) che consente di rilevare in anticipo eventuali tempeste geomagnetiche in arrivo verso il nostro pianeta.
VENTO SOLARE 3 GIORNI
Analisi del Vento Solare negli ultimi 3 giorni attraverso il monitoraggio dei suo parametri dal satellite ACE (Advanced Composition Explorer – NASA) che consente di rilevare in anticipo eventuali tempeste geomagnetiche in arrivo verso il nostro pianeta.
VENTO SOLARE 7 GIORNI
Analisi del Vento Solare negli ultimi 7 giorni attraverso il monitoraggio dei suo parametri dal satellite ACE (Advanced Composition Explorer – NASA) che consente di rilevare in anticipo eventuali tempeste geomagnetiche in arrivo verso il nostro pianeta.
HMI MAGNETOGRAM
Immagine HMI (Helioseismic and Magnetic Imager) Magnetogram che mostra le direzioni del campo magnetico vicino alla superficie del Sole. Le aree bianche e nere indicano polarità magnetiche opposte, con polarità nord (verso l’esterno) bianca e polarità sud (verso l’interno) di colore nero.
EIT195
Immagine EIT (Extreme ultraviolet Imaging Telescope) 195 dell’atmosfera solare monitorata alla lunghezza d’onda di 195 Angstrom che mostra il materiale solare alla temperatura di 1,5 milioni di gradi kelvin.
EIT 284
Immagine EIT (Extreme ultraviolet Imaging Telescope) 284 dell’atmosfera solare monitorata alla lunghezza d’onda di 284 Angstrom che mostra il materiale solare alla temperatura di 2 milioni di gradi kelvin.
EIT304
Immagine EIT (Extreme ultraviolet Imaging Telescope) 304 dell’atmosfera solare monitorata alla lunghezza d’onda di 304 Angstrom che mostra il materiale solare alla temperatura di 60.000/80.000 gradi kelvin.
EIT171
Immagine EIT (Extreme ultraviolet Imaging Telescope) 171 dell’atmosfera solare monitorata alla lunghezza d’onda di 171 Angstrom che mostra il materiale solare alla temperatura di 1 milione di gradi kelvin.
LASCO C2
Immagine rilevata dal LASCO (Large Angle e Spectrometric Coronagraph) a bordo del veicolo spaziale GOES per studiare la corona solare. La visualizzazione viene resa più semplice grazie all’utilizzo del cosiddetto disco occulto che blocca il bagliore luminoso rendendo così possibile un maggior dettaglio. Nello specifico le immagini C2 mostrano la corona solare interna fino a 8,4 milioni di chilometri (5.25 milioni di miglia) di distanza dal Sole per rilevare le espulsioni di massa coronale.
LASCO C3
Immagine rilevata dal LASCO (Large Angle e Spectrometric Coronagraph) a bordo del veicolo spaziale GOES per studiare la corona solare. La visualizzazione viene resa più semplice grazie all’utilizzo del cosiddetto disco occulto che blocca il bagliore luminoso rendendo così possibile un maggior dettaglio. Nello specifico l’immagine C3 mostra un diametro delle immagini di 45 milioni di chilometri (circa 30 milioni di miglia) alla distanza del Sole, o metà del diametro dell’orbita di Mercurio; utile per rilevare le espulsioni di massa coronale.
PROBA 2
AURORA EMISFERO NORD
Previsione d’intensità e posizione dell’Aurora nell’Emisfero Nord (Aurora Boreale) per il tempo indicato nella parte superiore della mappa. Questa previsione di probabilità si basa sul modello OVATION Aurora Forecast Model e valuta le attuali condizioni del vento solare con un ritardo di 30 minuti. Il lato soleggiato della Terra è indicato dal blu più chiaro dell’oceano e dal colore più chiaro dei continenti. La linea giorno-notte viene visualizzata come una regione che va dalla luce al buio mentre il bordo più chiaro è dove il sole è all’orizzonte. Il bordo più scuro è dove il sole è 12 gradi sotto l’orizzonte. Si noti che l’aurora non sarà visibile durante le ore diurne; tuttavia, l’aurora può essere osservata spesso entro un’ora prima dell’alba o dopo il tramonto.
AURORA EMISFERO SUD
Previsione d’intensità e posizione dell’Aurora nell’Emisfero Sud (Aurora Australe) per il tempo indicato nella parte superiore della mappa. Questa previsione di probabilità si basa sul modello OVATION Aurora Forecast Model e valuta le attuali condizioni del vento solare con un ritardo di 30 minuti. Il lato soleggiato della Terra è indicato dal blu più chiaro dell’oceano e dal colore più chiaro dei continenti. La linea giorno-notte viene visualizzata come una regione che va dalla luce al buio mentre il bordo più chiaro è dove il sole è all’orizzonte. Il bordo più scuro è dove il sole è 12 gradi sotto l’orizzonte. Si noti che l’aurora non sarà visibile durante le ore diurne; tuttavia, l’aurora può essere osservata spesso entro un’ora prima dell’alba o dopo il tramonto.
SI RINGRAZIA LE SEGUENTI FONTI PER LA GENTILE CONCESSIONE: NOAA, METEOPLANET, SPACEWEATHERLIVE