di Davide Santini
La Terra ha avuto origine a partire da 4.5 miliardi di anni fa. Allora era un’enorme massa con oceani di magma a temperature elevatissime e, la sua evoluzione, non è altro che il raffreddamento raggiunto fino ai giorni nostri.
I suoi processi attivi non si sono di certo fermati, ciò lo si nota attraverso il suo mantello, le placche tettoniche e i vulcani.
La scoperta
I ricercatori dell’ETH di Zurigo hanno scoperto che minerali al confine tra il nucleo della Terra e il suo mantello conducono bene l’energia termica e così il calore della Terra potrebbe calare più velocemente di quanto si pensasse. Per meglio dire: la trasmissione di calore mediante minerali presenti tra il confine del mantello e del nucleo terrestre spiegherebbe la velocità con cui si è raffreddato il pianeta Terra in questi miliardi di anni.
Per capir meglio, è necessario capire quale sia la linea di contatto tra mantello e nucleo,in una zona ricca di un materiale chiamato “bridgmanite”, un silicato di ferro magnesio che è stato scoperto nella condrite, un meteorite roccioso detto Tenham L6.
Lo studio
In questo studio, i ricercatori svizzeri hanno ideato un sofisticato sistema di misurazione della conduttività termica del minerale in diverse condizioni di pressione e temperatura. I risultati ottenuti tramite questo sistema di misurazione di recente sviluppo, dichiarano che la bridgmanite ha una trasmissione termica 1,5 volte superiore all’idea formulata nelle proprie teorie.
Ecco il motivo per cui la temperatura all’interno del sistema terrestre, in particolare tra il nucleo e il mantello, è molto più elevata rispetto a quanto si pensasse. Come logica conseguenza, un maggiore flusso di calore aumenta la convezione del mantello, un fenomeno fisico complesso che riguarda la distribuzione del calore in eccesso dentro il Pianeta.
Le conclusioni
Gli studi attuali non possono ancora dire con certezza quanto tempo ci vorrà prima che la Terra si raffreddi del tutto e cosa succederebbe sulla crosta. A tal proposito gli scienziati dovranno focalizzarsi su una maggiore comprensione sulla funzione del mantello e dei moti convettivi, per sapere cosa ci riserverà il futuro più remoto
SI RINGRAZIA LA GENTILE CONCESSIONE IL METEOGIORBALE.IT